Recensione di Geopolitica dell’intelligenza artificiale di Alessandro Aresu (Feltrinelli, 2024)
Con Geopolitica dell’intelligenza artificiale, Alessandro Aresu offre un saggio ambizioso e imponente che indaga le profonde radici tecnologiche, economiche e politiche dell’intelligenza artificiale, un campo che negli ultimi anni ha catalizzato l’attenzione globale.
Attraverso una narrazione ricca e articolata, Aresu esplora le vite e le storie dei protagonisti di questa rivoluzione digitale, tra cui nomi noti come Jen-Hsun Huang di NVIDIA, Geoffrey Hinton, pioniere delle reti neurali, Demis Hassabis di DeepMind, e Sam Altman di OpenAI.
Il saggio si distingue per la sua capacità di intrecciare storie personali, innovazioni scientifiche e riflessioni filosofiche e geopolitiche, rendendo accessibile anche a un pubblico non specialista un tema complesso come quello dell’intelligenza artificiale.
La struttura del libro è narrativa, permettendo al lettore di comprendere come l’AI sia passata dall’ambito accademico a diventare una delle forze più potenti nel panorama economico e geopolitico globale.
Aresu non si limita a tracciare il percorso tecnologico, ma si spinge oltre, esplorando come l’intelligenza artificiale sia diventata un terreno di competizione tra le superpotenze, in particolare tra Stati Uniti e Cina.
Un tema già trattato dall’autore in precedenti opere, ma qui affrontato con una lente focalizzata sui risvolti tecnologici e sull’impatto degli sviluppi scientifici sugli equilibri internazionali.
Un elemento interessante e originale del libro è l’inclusione di una parte che racconta la storia poco conosciuta dell’imprenditoria italiana, in particolare l’Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale, fondato nel 1987 a Lugano da Angelo Dalle Molle, un imprenditore visionario che, seguendo l’esempio di Luigi Einaudi, ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo dell’AI.
Aresu dedica la seconda parte del libro, intitolata L’intelligenza del carciofo, proprio a questo capitolo della storia tecnologica, offrendo uno spunto interessante su come anche realtà italiane abbiano contribuito al panorama internazionale.
L’aspetto più rilevante di Geopolitica dell’intelligenza artificiale è la capacità di Aresu di coniugare una riflessione filosofica con una visione concreta dei luoghi e dei simboli che hanno definito l’ascesa dell’AI, dai data center alle fabbriche che producono l’intelligenza artificiale.
Il lettore è condotto in un viaggio che attraversa non solo la storia della tecnologia, ma anche quella delle grandi potenze economiche e delle idee che hanno plasmato il nostro mondo.
In sintesi, Geopolitica dell’intelligenza artificiale è un’opera fondamentale per chiunque desideri comprendere le implicazioni politiche, economiche e sociali dell’intelligenza artificiale, senza rinunciare alla profondità storica e alla ricchezza narrativa.
Un saggio che, pur trattando un argomento tecnico, riesce ad essere stimolante e accessibile, invitando il lettore a riflettere sul futuro dell’umanità in un’epoca dominata dalla tecnologia.
Giuseppe Dalu e Samantha Brau

Venerdì 24 gennaio 2025 Alessandro Aresu sarà a Siniscola per presentare il suo libro in dialogo con Maurizio Carta, Financial Reporter di Alliance News (London).
L’evento è organizzato dall’associazione Dialoghi con l’Autore in collaborazione con Libreria Giumar Multiservice e si svolgerà presso la Casa del Parco in Via Piemonte, 35.