Il Dipinto è un omaggio corale di docenti e alunni della Scuola alle Madri Costituenti, ovvero alle prime donne elette nell’Italia repubblicana che lasciarono in eredità il diritto al voto, l’amore per l’autodeterminazione e una splendida Carta Costituzionale.
Le Madri Costituenti sono 21, mentre le donne che le votarono per la prima volta in quel 1946 furono quasi 13 milioni.
Sia le elette che le votanti hanno spazzato via le paure di chi credeva che fosse rischioso dare loro il diritto di voto perché non ancora emancipate, né pronte. Alcune sono nate alla fine dell’ 800 o nei primissimi anni del ‘900, altre hanno 25, 30 anni. Hanno combattuto contro il regime; militato in partiti, associazioni cattoliche o sindacati; la maggior parte proviene dalla Resistenza.
Sono Donne emancipate, rare, non omologabili. Madri di figli amati, perduti o non accuditi; figlie di padri che le abbandonarono o le istruirono all’eguaglianza; mogli di mariti padroni o fieri alleati.
Il pannello che le raffigura è volutamente colorato e tanto maestoso da guadagnarsi questo ampio spazio all’interno di una Scuola dove negli anni si formano gli uomini e le donne del futuro, chiamati a preservare la memoria.
Gli schizzi di giallo-mimosa, visibili sulle tele, raccontano il passaggio delle donne dal buio alla luce, dal sopruso al diritto, dal silenzio alla parola, dal regime alla democrazia.
