Il potenziale delle donne

Conoscere e valorizzare il potenziale femminile.

Questa giornata per ricordare ciò che possiamo festeggiare ogni giorno, il capolavoro meraviglioso di essere donne, energia vitale capace di generare amore e gioia, di proteggere la vita e sostenerla in un modo rispettoso e attento, di portare attenzione, cura e colore in ogni ambiente in cui ci si muove, che sia la famiglia, il lavoro o l’ambiente sociale.

Una giornata per ricordare che in molti ambienti sociali questa risorsa preziosa è stata sprecata, svalutata, temuta e a volte umiliata.
Ripercorriamo oggi le lotte che la donna ha dovuto fare per ritagliarsi, nel mondo sociale e professionale, il proprio spazio come espressione della propria femminilità e delle proprie capacità intellettive e creative.

La donna ha infatti dovuto lottare per la propria libertà contro le emozioni pervasive che molti uomini hanno provato dentro di sé, quali la paura di far risplendere al sole il proprio “oggetto d’amore”, di farlo esprimere nel mondo per timore di perderlo.

La cultura maschilista che uccide le potenzialità delle donne è espressione di un narcisismo sempre fragile che spadroneggia per nascondere le profonde insicurezze e svalutazioni di sé, l’angoscia di vivere il dolore di un abbandono, espressione di uno stato depressivo e grigio di sé e del mondo.

Dobbiamo però riconoscere che nella nostra cultura in Sardegna prevalentemente matriarcale, la donna ha avuto una posizione centrale nell’ambiente familiare e sociale e gli uomini sono stati capaci di incoraggiare e apprezzare l’espressione del suo potenziale.

A noi donne il compito quotidiano di riconoscere e valorizzare il nostro contributo nell’aiutare i nostri giovani a creare dentro di sé un senso di sicurezza e amorevolezza, nel rapporto con sé stessi e con l’altro.

Sabina Mele