L’Associazione Culturale Sos Tintinnatos di Siniscola nasce nel 2015 con l’intento di rappresentare, conservare, valorizzare e tramandare la maschera del carnevale siniscolese: Sos Tintinnatos.
L’associazione nasce su impulso determinante, assieme ad altri appassionati, dei fratelli siniscolesi Giuseppe e Salvatore Funedda, nominati poi Presidenti onorari. L’associazione si impegna fin da subito a far conoscere questa maschera tipica di Siniscola sia nel proprio paese sia nei paesi vicini. Ad oggi, nel 2025, a dieci anni dalla sua nascita, il gruppo continua a farsi portatore delle tradizioni del proprio paese partecipando con orgoglio a varie manifestazioni in gran parte del territorio della Sardegna.

Come tutte le maschere della Sardegna, affonda le sue radici in tempi remoti.
Come affermato da molti autori, su Carrasecare in Sardegna riproduce o forse cerca di imitare un rituale proprio del culto dionisiaco, dove la vittima sacrificale rappresenta Dionisio: un dio che muore e rinasce come la vegetazione.
Si tratta, in particolare, di culti agro pastorali propiziatori per avere piogge abbondanti e buoni raccolti, esemplificando il rituale della morte della natura e del suo successivo rifiorire.
La figura de “Sos Tintinnatos”, oltre ad avere precisi riferimenti storici circa le proprie origini (come, ad esempio, il testo di Vittorio Angius, “Città e Villaggi della Sardegna dell’Ottocento“) affonda le sue radici anche nelle più antiche leggende e nei racconti popolari del proprio paese.
“Sos Tintinnatos” vengono così chiamati perché si tingono il viso, il collo, le mani e gli avambracci di nero, indossando abiti tradizionali scuri, con sonagli e campanacci.
Le origini del nome si rifanno ai due concetti di “Tintinnu” e “Thithieddu“.
Più precisamente: “tintìnnu” significa suono di sonagli e campanacci di cui tale maschera è provvista, posizionati nella cintura attorno alla spalla e in “S’Urcone” (lo stesso munito anche di testa di becco o di ariete); “thithieddu” significa fuliggine di sughero bruciato, e indica l’annerirsi il viso con tale fuliggine.
La Maschera de Sos Tintinnatos, unica nel suo genere, con la componente unificata sia maschile che femminile (rigorosamente vestiti allo stesso modo), porta con sè il senso di lutto, tragico e antico, proprio de su Carrasecare sardo. La Maschera di Siniscola, inoltre, è una delle poche ad aver conservato la presenza del bastone (Su Urcone) e ciò la rende veramente unica.

Il Presidente è Francesco Congiu, coadiuvato da un numeroso gruppo di soci.L’associazione vuole però andare al di là della rappresentazione propria della maschera e vuole promuovere la conoscenza della stessa, della sua storia e delle sue origini.
In questa prospettiva ha promosso un primo convegno di studio per approfondire la tematica della maschere rituali e in particolare della maschera siniscolese.
Il convegno si svolgerà il 4 maggio 2025 dalle ore 10:00 presso la Fondazione Farris – Tedde, Piazza San Giovanni, Siniscola.






