Nel difficile contesto del secondo dopoguerra, tra le colline e le vallate della Baronia e della Gallura, una donna, Maria Casarolli, ha lasciato un segno indelebile.

Nata a Rovigo nel 1914 e diplomata ostetrica a Firenze nel 1946, Casarolli arrivò a Siniscola nel 1948, dove prese servizio come direttrice dell’ONMI, l’Opera Nazionale di Maternità e infanzia. La sua missione andava ben oltre la semplice assistenza al parto.
Casarolli divenne un punto di riferimento per le comunità locali, un’instancabile viaggiatrice che, a bordo prima delle sue motociclette e poi delle sue auto, raggiungeva i paesi più isolati per portare aiuto e conforto alle donne in maternità. Lodè, Torpè, Posada, San Teodoro, Budoni, ma anche Dorgali, Bitti, Lula e Orgosolo: non c’era luogo, per quanto impervio, che la sua dedizione non raggiungesse.
Il suo operato si svolgeva principalmente nella struttura di via Roma a Siniscola, oggi sede della biblioteca comunale. Ma la sua azione si estendeva ben oltre le mura dell’edificio.

Casarolli era un’assistente sanitaria vigilante, un ruolo che andava ben oltre il coordinamento del personale e la gestione della struttura. Era un punto di connessione tra le famiglie e le istituzioni, un interprete dei bisogni e delle difficoltà di una popolazione che, nel dopoguerra, lottava per risollevarsi.
La sua figura, descritta come tenace e determinata, emerge dalle testimonianze d’archivio e dalle fotografie d’epoca. Una donna che ha saputo conquistare la fiducia delle famiglie, che ha incarnato i valori di professionalità e filantropia. La sua storia, fatta di impegno sociale e aiuto alla persona, è un esempio di come, anche in tempi difficili, sia possibile fare la differenza.
Maria Casarolli lasciò Siniscola nel 1973, dopo 25 anni di intenso lavoro.
Il suo ricordo è rimasto vivo nella comunità, così come la sua eredità di impegno e dedizione.
La Casa della Madre e del Bambino, da lei diretta con passione, ha continuato a svolgere le sue funzioni fino al 1976, quando l’ONMI fu abolita e le competenze passarono alle Regioni e ai Comuni.
Oggi, l’edificio di via Roma, restaurato nel 2010, è diventato la Biblioteca Comunale di Siniscola, un luogo di cultura e di incontro che, in qualche modo, continua a portare avanti la missione di Maria Casarolli: essere un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove trovare cultura e sostegno come missione principale.
La storia di Maria Casarolli è una storia di coraggio, di passione e di dedizione. Una storia che merita di essere conosciuta e ricordata, perché ci ricorda che, anche nei momenti più difficili, è sempre possibile fare la differenza.
Simonetta Bellu
NOTA.
Il 14 dicembre 2024 presso la Casa del Parco di Siniscola è stato organizzato un convegno per ricordare Maria Casarolli.
Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento all’Amministrazione Comunale di Siniscola e all’Assessorato alla Cultura per aver sostenuto con entusiasmo l’iniziativa, nata da una idea di Silvestra Miscera.
Un ringraziamento particolare va all’Architetto Alessandro Sannia che, per conto dell’Associazione “Centro Studi Luigi Oggiano”, ha curato con competenza e passione l’allestimento della mostra.
Ringraziamo inoltre tutte le bibliotecarie, Antonio Murru moderatore della serata, Don Boldrin amico della famiglia Casarolli e i relatori tutti che hanno contribuito a delineare la figura di Maria.
Un grazie veramente grande ai cittadini di Siniscola che, mettendo a disposizione le fotografie di quell’epoca, hanno contribuito ad arricchire in modo significativo l’esposizione.

Per approfondire:
Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche: Opera nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia – ONMI. Comitato di patronato di Siniscola fondo
Estremi cronologici: sec. XX prima metà – sec. XX seconda metà
Consistenza: Unità 20: bb. 20
Storia archivistica: L’archivio nasce con l’istituzione dell’Opera nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia (ONMI) nel 1925. La documentazione è conservata nel comune di Siniscola, poiché in ogni comune c’era il Comitato di patronato che doveva provvedere alla protezione e all’assistenza, sanitaria e sociale, delle madri bisognose e dei fanciulli illegittimi abbandonati o esposti all’abbandono.
Descrizione: fascicoli assistiti
La documentazione è stata prodotta da:
Opera nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia – ONMI. Comitato di patronato di Siniscola
La documentazione è conservata da:
Comune di Siniscola
Bibliografia:
Origine e sviluppi dell’Opera nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia: 1926-1935, Roma, Stab. C. Colombo, 1936
Redazione e revisione:
Castellino Anna, 2012, revisione
Lichino Roberta, 2008 settembre 26, revisione
Archivio comunale Siniscola